domenica 16 luglio 2017

Confettura di ciliegie selvatiche

Succede che qualche anno fa il conservatore ha trapiantato nel prato della suocera due piante di ciliegio selvatico.

Il tempo è passato e le piante sono cresciute.

Essendo le piante lasciate alla stato “brado” la produzione non è costante e nemmeno sicura. Gli eventi esterni (fitopatologie e avversità) e la fame degli uccelli del parco possono compromettere la produzione.

Generalmente la confettura si produce un anno si e un anno no.

L’annata in corso è stata favorevole e fortunata. Anno di carica e poche malattie.


Gli alberi si presentavano bene 



Armati di scala e contenitori abbiamo raccolto quante più possibili ciliegie le piante potessero offrire.

Non appena raccolte le drupe, venivano stoccate nel frigo per abbassarne la temperatura.

Poi, di corsa a casa del conservatore per iniziare a trasformare la frutta in golosa confettura.

Denocciolare circa 8 kg di bacche non è il massimo del divertimento, ma alla fine, coordinando le forze ci siamo riusciti e abbiamo ottenuto sei chili di confettura di ciliegie selvatiche.
Di seguito i necessari passaggi:
1 - pulizia e pesatura 




2 - bollitura



3 - confezionamento