domenica 24 luglio 2016

Confettura per caso


La seconda domenica di giugno ci siamo recati dalla suocera per raccogliere le ciliegie selvatiche delle due piante che a suo tempo avevamo messo a dimora.
Premesso che le piante non sono mai state potate, si presentano allo stato selvaggio e di conseguenza sono soggette all’alternanza di produzione. Ciò significa che la produzione di frutta non è costante nel tempo: un anno producono molti frutti a scapito delle foglie, l’anno successivo i fattori si invertono e producono molte foglie a scapito dei frutti.
L’anno 2016 è stato sicuramente un anno di scarica e la produzione non era delle migliori, a ciò si aggiunga un andamento climatico da sempre sfavorevole, caratterizzato da frequenti periodi piovosi e temperature inferiori alla norma.
Giunti sul luogo, armati di una scala che ci permettesse di salire in sicurezza e di due capienti contenitori, abbiamo iniziato la raccolta delle drupe. Ovvero, abbiamo tentato di raccogliere qualche frutto poiché le drupe erano poche e non si presentavano bene, brutte e deteriorate da malattie fungine.
Dopo un po’ di attenta selezione dei frutti, avevamo raccolto una quantità insignificante di drupe e pure bruttine, quindi abbiamo buttato il tutto. 
Ci siamo poi ricordati che da un'altra parte del giardino c'è un alberello che fruttifica nello stesso periodo, così ci siamo diretti verso la pianta di mirabolano (Prunus cerasifera Ehrh. 'Pissardii').
Anche la pianta di mirabolano è nata spontanea, da un seme portato da un animale.
Il mirabolano, si caratterizza per le foglie di colore rossastro e delle spettacolari fioriture primaverili.
I frutti raccolti erano di dimensioni modeste, al pari di una ciliegia selvatica e non completamente maturi.




La quantità raccolta è stata sufficiente per l’attivazione di un nostro cantiere per la produzione di una confettura, ossia due kili di frutta pulita e denocciolata.
Un piccolo appunto: denocciolare due chili di drupe dalle piccole dimensioni non è particolarmente entusiasmante!
In ogni caso abbiamo ottenuto la nostra dose di confettura.



Procedure e quantità sempre le stesse:
2 kg. di frutta pulita;
1 kg. di zucchero;
2 buste di pectina;
un po’ di succo di limone per addensare.

Il prodotto ottenuto è leggermente fluido, di un bel colore rossastro, dal gusto dolce e acidulo nello stesso tempo.

Giudizio: buono!
Cercando in internet ho letto che questa confettura si può abbinare ai piatti di carne lessa, forse per quell’effetto dovuto alla componente aspra.

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