A
volte ritornano!
Tranquilli,
non parlo di peperoni e nemmeno di democristiani, ma di bacche di rosa canina.
Giorni
fa abbiamo preparato una confettura con bacche di rosa canina, scientificamente
dette “cinorrodi”, e con i frutti in esubero si è pensato di aromatizzare una
grappa.
Passati
i giorni di infusione è stato separato il liquore dalle bacche.
Una
bella manciata di bacche aromatizzate alla grappa, cioè ubriache, giaceva sul
tavolo in attesa della destinazione finale.
Finire
subito nella compostiera mi sembrava poco onorevole e sprecato. Ho deciso così
di riciclare le bacche aromatizzate preparando una composta.
Ho iniziato il lavoro di pulitura delle bacche, eliminando i semi e la peluria.
I frutti puliti sono finiti in ammollo in una soluzione idroalcolica (vino rosso e acqua), alla quale pure loro hanno contribuito a cedere aroma di grappa.
Terminata la fase di pulizia (ripetuti passaggi sotto acqua corrente per togliere ogni traccia di peli) ho pesato la quantità rimasta, poco più di 200 grammi, e preparato pari quantità di mela e di zucchero.
Ho iniziato il lavoro di pulitura delle bacche, eliminando i semi e la peluria.
I frutti puliti sono finiti in ammollo in una soluzione idroalcolica (vino rosso e acqua), alla quale pure loro hanno contribuito a cedere aroma di grappa.
Terminata la fase di pulizia (ripetuti passaggi sotto acqua corrente per togliere ogni traccia di peli) ho pesato la quantità rimasta, poco più di 200 grammi, e preparato pari quantità di mela e di zucchero.
Dopo altri dieci minuti di cottura, con il
frullatore a immersione ho sminuzzato finemente il tutto.
Nel
mortaio, insieme ad un cucchiaio di zucchero, sono stati frantumati due chiodi di
garofano ed alla fine aggiunta anche un po’ di cannella.
Assaggiando il composto, però, si sentiva in bocca la presenza irritante dei frantumi di buccia e, di conseguenza, il tutto è stato passato al “setaccio” al fine di ottenere un fluido ripulito dalle impurità.
Rimesso
il tegame sul fuoco si è continuato a rimestare sino ad ottenere la giusta
densità della composta, quindi, velocemente la stessa è finita nei vasetti lavati e sterilizzati.
Mi spaventa la preparazione delle bacche....ci vorrà una pazienza infinita!Ma...penso ne valga la pena!! Ci proverò! Grazie Michele e Paola, le vostre ricette sono davvero interessanti.
RispondiEliminaGentile anonimo commentatore grazie per gli apprezzamenti. Effettivamente la preparazione delle bacche è un'operazione non accetta nemmeno alle suore di clausura.
EliminaPoiché al nord delle Alpi di confettura di rosa canina ne trovi a quintali e a prezzi accessibili, mi chiedevo come ciò fosse possibile.
Proprio stamani, in quei continui rimandi del web, forse ho trovato una possibile soluzione che, riporto tal quale "cuocere i frutti maturi, appena coperti d'acqua, finché sono diventati molli (15-30 minuti) e schiacciarli aiutandosi con un cucchiaio di legno. Passate i frutti al setaccio per eliminare i semi e la maggior parte dei peli".
Questa proposta io devo ancora provarla e ciò che mi lascia perplesso è quel riferimento alla "maggior parte dei peli".
Per esperienza personale i peli sono veramente urticanti sulla pelle e non desidero affatto provare in prima persona ciò che la saggezza popolare attribuisce come soprannome alle bacche di rosa canina, ossia; grattacù.
Michele