Premesso che clima e meteo non sono la stessa cosa e su entrambe le
materie mi reputo adeguatamente ignorante.
Va detto però che per un certo periodo sono stato un po’ conoscitore del
meteo perché a seguito di un intervento chirurgico, quando il tempo
meteorologico cambiava in modo repentino e improvviso, tipico dei mesi
primaverili estivi, sentivo delle fitte al basso ventre che anticipavano il
manifestarsi di eventi temporaleschi.
A seguito di un secondo intervento chirurgico, il fenomeno è scomparso
e adesso devo affidarmi ai vari siti e applicazioni che dispensano previsioni a
breve, medio e lungo termine.
In ogni caso volevo portare il mio modesto contributo in merito al
cambiamento climatico.
Per il sottoscritto “il giorno dei morti” è il 19 marzo e per
l’occasione scendo al cimitero per deporre qualche fiore fresco alle persone
care. Acquisto un po’ di crisantemi e li integro con qualche fiore
autoprodotto, generalmente narcisi.
Da qualche anno, però sono costretto a ricorrere solo al fioraio
perché i miei narcisi alla data del 19 marzo sono già sfioriti.
Anche quest’anno la situazione non è cambiata, questa foto è del
giorno 25 febbraio e nutro dei grossi dubbi di trovare i narcisi ancora freschi
per il giorno 19 marzo!
A questo punto viene da chiedersi: perché i narcisi e le piante in
genere, sono in anticipo con lo sviluppo rispetto al periodo dell’anno?
Estremizzando al massimo, si può dire che la pianta ha al suo interno
un termometro e un contatore.
Il termometro rileva la temperatura esterna, mentre il contatore somma
il calore o i gradi utili per lo sviluppo della pianta. Al raggiungimento di un
determinato valore, diverso da pianta a pianta, questa si attiva per una
determinata funzione quale: la germinazione del seme, il risveglio dal riposo
invernale, l’apertura delle gemme, la fioritura, la maturazione, ecc.
Va da se, che l’anticipo della fioritura dei miei narcisi è dovuto a
un inverno mite, non particolarmente freddo, che ha permesso alla pianta di
raggiungere in anticipo quel valore che attiva la formazione e l’apertura del
fiore.
Il perdurare di fenomeni
quale l’anticipo delle fioriture o lo sbocciare delle gemme, associati alla
presenza di insetti attivi anche nel periodo invernale, periodo durante il quale
il freddo dovrebbe naturalmente ridurne la popolazione, sono sicuramente dei
buoni indicatori che ci avvertono che qualcosa sta cambiando.
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