mercoledì 9 marzo 2016

Sul cambiamento climatico


Premesso che clima e meteo non sono la stessa cosa e su entrambe le materie mi reputo adeguatamente ignorante.

Va detto però che per un certo periodo sono stato un po’ conoscitore del meteo perché a seguito di un intervento chirurgico, quando il tempo meteorologico cambiava in modo repentino e improvviso, tipico dei mesi primaverili estivi, sentivo delle fitte al basso ventre che anticipavano il manifestarsi di eventi temporaleschi.

A seguito di un secondo intervento chirurgico, il fenomeno è scomparso e adesso devo affidarmi ai vari siti e applicazioni che dispensano previsioni a breve, medio e lungo termine.

In ogni caso volevo portare il mio modesto contributo in merito al cambiamento climatico.

Per il sottoscritto “il giorno dei morti” è il 19 marzo e per l’occasione scendo al cimitero per deporre qualche fiore fresco alle persone care. Acquisto un po’ di crisantemi e li integro con qualche fiore autoprodotto, generalmente narcisi.

Da qualche anno, però sono costretto a ricorrere solo al fioraio perché i miei narcisi alla data del 19 marzo sono già sfioriti.

Anche quest’anno la situazione non è cambiata, questa foto è del giorno 25 febbraio e nutro dei grossi dubbi di trovare i narcisi ancora freschi per il giorno 19 marzo!






A questo punto viene da chiedersi: perché i narcisi e le piante in genere, sono in anticipo con lo sviluppo rispetto al periodo dell’anno?

Estremizzando al massimo, si può dire che la pianta ha al suo interno un termometro e un contatore.

Il termometro rileva la temperatura esterna, mentre il contatore somma il calore o i gradi utili per lo sviluppo della pianta. Al raggiungimento di un determinato valore, diverso da pianta a pianta, questa si attiva per una determinata funzione quale: la germinazione del seme, il risveglio dal riposo invernale, l’apertura delle gemme, la fioritura, la maturazione, ecc.

Va da se, che l’anticipo della fioritura dei miei narcisi è dovuto a un inverno mite, non particolarmente freddo, che ha permesso alla pianta di raggiungere in anticipo quel valore che attiva la formazione e l’apertura del fiore.

Il perdurare di fenomeni quale l’anticipo delle fioriture o lo sbocciare delle gemme, associati alla presenza di insetti attivi anche nel periodo invernale, periodo durante il quale il freddo dovrebbe naturalmente ridurne la popolazione, sono sicuramente dei buoni indicatori che ci avvertono che qualcosa sta cambiando.

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