A
volte ritornano!
Tranquilli,
non parlo di peperoni e nemmeno di democristiani, ma di bacche di rosa canina.
Passati
i giorni di infusione è stato separato il liquore dalle bacche.
Una
bella manciata di bacche aromatizzate alla grappa, cioè ubriache, giaceva sul
tavolo in attesa della destinazione finale.
Finire
subito nella compostiera mi sembrava poco onorevole e sprecato. Ho deciso così
di riciclare le bacche aromatizzate preparando una composta.
Ho iniziato il lavoro di
pulitura delle bacche, eliminando i semi e la peluria.
I frutti puliti sono
finiti in ammollo in una soluzione idroalcolica (vino rosso e acqua), alla
quale pure loro hanno contribuito a cedere aroma di grappa.
Terminata la fase di pulizia
(ripetuti passaggi sotto acqua corrente per togliere ogni traccia di peli) ho
pesato la quantità rimasta, poco più di 200 grammi, e preparato pari quantità
di mela e di zucchero.
Le
bacche sono state sottoposte a una precottura di dieci minuti nel liquido
di ammollo per ammorbidirle, (debitamente filtrato dalle impurità), trascorsi
i quali sono state aggiunte anche le mele.
Dopo altri dieci minuti di cottura, con il
frullatore a immersione ho sminuzzato finemente il tutto.
Nel
mortaio, insieme ad un cucchiaio di zucchero, sono stati frantumati due chiodi di
garofano ed alla fine aggiunta anche un po’ di cannella.
Alle
bacche e mele ridotte ad un purè, è stato aggiunto lo zucchero con gli aromi
(chiodo di garofano, cannella e un pizzico di buccia di limone tritata).
Assaggiando il composto, però,
si sentiva in bocca la presenza irritante dei frantumi di buccia e, di
conseguenza, il tutto è stato passato al “setaccio” al fine di ottenere un
fluido ripulito dalle impurità.
Rimesso
il tegame sul fuoco si è continuato a rimestare sino ad ottenere la giusta
densità della composta, quindi, velocemente la stessa è finita nei vasetti lavati e sterilizzati.