Tra i prodotti della terra tipici del periodo
autunno invernale troviamo sul commercio anche la zucca, nelle diverse forme e
tipologie tipiche del territorio.
Sorvolo sulle molteplici
proprietà della zucca, anche perché non ho titolo in materia.
Mi piacerebbe però, provare
a valutare la possibile qualità o bontà dell’ortaggio in funzione delle
avversità alle quali può essere soggetto e di conseguenza ai possibili
trattamenti con agrofarmaci necessari per la sua difesa antiparassitaria.
Premesso ciò, sono dell’avviso
che buona parte del cibo o delle materie prime necessarie per prepararlo, sarebbe
ottimale autoprodurli, ma ciò non è sempre possibile.
Nel caso della pianta della
zucca, nel mio caso, il fattore
limitante è la superficie necessaria per la sua
coltivazione e il terreno a disposizione sarebbe appena sufficiente per
due o tre piante, non di più ed eliminando tutte le altre specie coltivate.
Casualmente, però, mi è
successo che dai semi buttati nella compostiera siano nate spontaneamente
alcune piantine di zucca; nate anche in posizioni strategiche e in quel caso
sono riuscito a ottenere delle zucche pensili!
Tornando alle avversità della
zucca sono andato a leggermi cosa dicono le “Linee tecniche di difesa integrata
– anno 2015”
della Regione del Veneto
Francamente, mi sembra di
poter dedurre che la zucca non ha un numero elevato di potenziali patogeni e,
di conseguenza, nel corso della sua coltivazione per la sua difesa
antiparassitaria non sono necessari numerosi trattamenti con agrofarmaci che,
se non gestiti correttamente, potremmo ritrovarli come residui nell’ortaggio.
Veniamo ora alla odierna
proposta.
Da tempo cercavo
preparazioni per incrementare, nel periodo autunno/invernale, l’uso della zucca
in cucina al fine di uscire dal binomio “gnocchi-risotto”.
Per l’occasione avevo anche
acquistato un libro sull’argomento, ma alla fine la zucca finiva per essere un ingrediente
marginale o decorativo nell’ambito della ricetta.
Provai anche a prepararla cotta
al forno, dopo un passaggio al microonde per accelerare i tempi di cottura; non
fu questo un gran successo e il tentativo finì li.
Nel girovagare in internet
trovai una delle tante ricette nelle quali la zucca viene gestita come frutta,
abbinata allo zucchero e agli aromi per ottenere una confettura.
Scelta la ricetta e adattata
ai gusti personali, la presento ai potenziali lettori.
Ingredienti:
1.000 g di polpa di zucca della varietà Delica;
1.000 g di polpa di zucca della varietà Delica;
500 g di zucchero;
5-6
pezzetti di buccia di limone congelata;
5-6
capsule di cardamomo;
Per arrivare alla zucca pulita si può leggere nei
precedenti post.
Ho ricavato dei pezzi alquanto grossolani di zucca
poi, con l’aiuto di una mandolina, ho ottenuto delle fettine sottili che sono
finite nella solita casseruola insieme allo zucchero.
Per praticità, in freezer abbiamo sempre una scorta di
bucce di limone e d’arancia, rigorosamente biologici. Qualora si usi buccia di
limone fresco, ridurre la quantità.
Il pezzetti di buccia sono stati ridotti a filamenti
sottili e uniti agli altri ingredienti.
Riguardo il gusto del cardamomo devo confessare che a
me piace molto, ne consegue che ho abbondato con le quantità. Ho aperto 5-6
capsule e i semi sono finiti nel mortaio insieme a un cucchiaio di zucchero che
ha lo scopo di facilitare l’opera di sbriciolamento e aromatizzarsi nello
stesso tempo.
Nella casseruola ho aggiunto anche un paio di
bicchieri d’acqua per favorire l’amalgama. Il tutto va cotto a fiamma bassa, avendo
cura di mescolare continuamente, finché lo zucchero si sarà sciolto. Continuare
la cottura per circa 40 minuti e verificarne la consistenza versandone una
goccia su un piattino freddo. Se si preferisce una confettura vellutata, a
circa 30 minuti di cottura passate tutto con il frullatore a immersione
Quando la confettura è pronta invasare immediatamente.
Sistemare i vasi capovolti in un paniere di legno spesso per cinque minuti,
quindi girarli e coprirli con una coperta o altro materiale isolante e
lasciarli raffreddare completamente.
p.s. zucca e zucchero sono
sempre in rapporto di 2 a
1, attenzione ad adeguare il limone e il cardamomo alle quantità utilizzate.
La composta ottenuta è ideale
sul pane tostato, nelle crostate più rustiche e, a chi piace, abbinata ai
formaggi stagionati, il pecorino in particolar modo.
Quando ho
portato una assaggio della confettura al panel test privato di cui dispongo, ho
notato apprezzamenti in generale anche di chi era scettico sul possibile
impiego della zucca come composta.
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