Qualche giorno fa
pubblicai una foto su Instagram, relativa a una giornata nebbiosa immortalata
anni fa in una località a sud dei Colli Euganei.
A qualcuno è piaciuta
e ho quindi pensato di riproporre tutta la serie.
Il bello di Instagram
è che ti puoi limitare a pubblicare una sola istantanea, di un argomento a tuo
avviso interessante e ritieni che la foto sia riuscita bene.
Nel blog, invece,
tutto si complica perché devi impiegare più tempo a scrivere e scrivere bene,
nel senso ampio del termine.
Devi essere
convincente, quasi dovessi vendere qualcosa. Cosa che nel mio caso non è!
Ma, ritorniamo, però,
alle nebbie di una volta.
Alla domenica mattina,
molto spesso inforcavo la Lambretta (chiamata dagli amici Giordano) e mi
avviavo verso la zona sud dei Colli Euganei. Superavo il centro abitato di
Baone, salivo verso il cosiddetto passo delle “Croci”, arrivavo alla frazione
di Valle San Giorgio e da li riprendevo a salire verso il monte Gemola.
Giunto nei pressi di
una fontanella, denominata dai locali “Pissarotto”, sicuramente per le ridotte
capacità produttive della stessa, parcheggiavo Giordano e mi avviavo a
camminare per strade e sentieri.
Molta acqua è passata sotto i ponti e
anche per il beccuccio del “Pissarotto” , il quale da una semplice vasca di
cemento e un tubo di ferro, è diventato, forse grazie ai generosi contributi
del parco dei Colli Euganei, l’opera che possiamo vedere sotto:
45.272856,
11.683476 (per i tecnologici, queste sono le coordinate di Google maps per
individuarlo).
Come premesso, una domenica mattina partii da casa con un nebbione di
quelli tosti. Strada facendo, mentre salivo verso le colline, mi rendevo conto
che la situazione stava cambiando.
Nebbia significa alta pressione, perciò bel tempo, per chi si trova al di sopra dei banchi nebbiosi!
Superata la soglia della nebbia, mi resi conto del particolare e dell’incantevole paesaggio che mi si parava davanti.
Feci un veloce dietro-front, tornai a casa e cercai la macchinetta fotografica. Fortunatamente era carica e vi erano ancora pochi fotogrammi nel rullino in uso. Rigorosamente in bianco e nero.
Una volta era un po’ diverso, adesso, con il digitale è tutto più semplice ed economico, si possono fare foto non solo con la fotocamera, ma anche, e soprattutto, con il telefonino, il tablet e chi più ne ha più ne metta.
Per concludere, giunto sul monte Gemola, dagli spazi di Villa Beatrice immortalai queste immagini che vi propongo, in ordine rigorosamente casuale, di colli che diventano scogliere o isole in un mare di zucchero filato.
Buona visione. Nebbia significa alta pressione, perciò bel tempo, per chi si trova al di sopra dei banchi nebbiosi!
Superata la soglia della nebbia, mi resi conto del particolare e dell’incantevole paesaggio che mi si parava davanti.
Feci un veloce dietro-front, tornai a casa e cercai la macchinetta fotografica. Fortunatamente era carica e vi erano ancora pochi fotogrammi nel rullino in uso. Rigorosamente in bianco e nero.
Una volta era un po’ diverso, adesso, con il digitale è tutto più semplice ed economico, si possono fare foto non solo con la fotocamera, ma anche, e soprattutto, con il telefonino, il tablet e chi più ne ha più ne metta.
Per concludere, giunto sul monte Gemola, dagli spazi di Villa Beatrice immortalai queste immagini che vi propongo, in ordine rigorosamente casuale, di colli che diventano scogliere o isole in un mare di zucchero filato.
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