domenica 23 aprile 2017

Valter Longo e le sue diete. Parte 4° considerazioni



Nel precedente post, di pari argomento, il conservatore scriveva di essere nella fase conclusiva di un ciclo di “Dieta Mima Digiuno”.
Adesso è alla fine di un secondo ciclo; probabilmente, a maggio, ne seguirà un terzo.
Se corrisponde al vero che con una serie di tre cicli si rinnova il sistema immunitario, siamo a buon punto.
Va ribadito che la dieta è una cosa seria, perché deve stressare l’organismo, ma va affrontata nel modo giusto e con le dovute attenzioni del caso.
Ciò premesso, si desidera raccontare un aneddoto, ovvero l’esito di una dieta affrontata con i consigli trovati in internet, iniziata male e finita peggio.
Un collega, attratto dall’idea dei benefici della “Dieta Mima Digiuno” e in considerazione che il conservatore aveva superato serenamente il suo primo ciclo, per non essere da meno, ha pensato bene di provare anche lui.
Una mattina, tutto orgoglioso, riferisce che la sera prima aveva iniziato la dieta.
Si riportano alcuni dialoghi tra i due:
D. Ma come, inizi una dieta che dura cinque giorni non dal mattino, quando per convenzione inizia la giornata, ma dalla sera precedente?
R. ieri sera stavo male, non ho cenato e ho così deciso che potevo iniziare la dieta!
D. stamattina con quali e quanti alimenti hai fatto colazione e il pranzo in cosa consiste?
R. in casa non avevo nulla e ho bevuto una tisana; per pranzo insalata con i pomodori.
D. e i semi oleosi?
R. ho messo un po’ di quei semi che la moglie utilizza quando prepara il pane “fatto in casa”.
Ergo…. il primo giorno nel quale si dovrebbe mangiare un po’ di più, il collega ha mangiato poco e male.
Nei giorni a venire sono seguti altri dialoghi qualificanti:
D. oggi cosa mangi di buono?
R. mia moglie mi ha preparato delle verdure spadellate.
D. hai calcolato i valori nutrizionali delle singole verdure e pesato le relative quantità?
R. ho visto degli esempi su internet e “più o meno” abbiamo preparato la dose per oggi e domani, perché, sai,  pesare tutto ogni volta è una gran rottura di scatole.
D. assumi integratori multivitaminici e di omega 3 e 6?
R. no.
Questo l’andazzo con il quale la dieta è stata affrontata e praticata.
E, per farla breve, questi sono stati gli esiti finali:
1)   a fine dieta, dopo un paio di giorni, il collega non stava bene e si è recato dal medico che gli ha diagnosticato una infezione da  Herpes zoster (https://it.wikipedia.org/wiki/Herpes_zoster), detto anche fuoco di Sant’Antonio, causato da stress;
2)   la figlia, che da giovane non aveva avuto la varicella infantile, se l’è beccata a vent’anni.
Ironico il conservatore commentò: “in questo caso, nessuno potrà accusarti di non aver ben stressato l’organismo!"
Tornando a internet, relativamente alla “Dieta Mima Digiuno”, si trova di tutto e di più, solo che nei siti seri, si rimane sempre su una posizione prudenziale, in altri, un po’ meno.
Trovi chi ti omaggia di un foglio elettronico per il calcolo della propria razione alimentare, dispensando consigli e indicazioni sulle tipologie di verdure e relative quantità da assumere.
Altri danno indicazioni copiando dalla dieta della longevità e, quindi, includono tra gli alimenti anche un bel “filetto di pesce”.
Consiglio gratuito del conservatore: piuttosto di seguire acriticamente quanto si trova in rete, affidatevi ad un nutrizionista o acquistate il kit del Dott. Longo.
Da notare che in un sito, come esempio di un fabbisogno calorico previsto di 800 calorie, vengono fornite delle precise tipologie di verdure e le relative quantità.
Visto il tipo di verdure e le quantità consigliate, al conservatore i conti non tornavano e, provando a fare i calcoli con il suo schema, il risultato finale ammontava a 650 calorie!
E' comprensibile un leggero scostamento dovuto alle diverse fonti dove reperire i valori nutrizionali di una verdura, ma una differenza di 150 calorie, sarebbe eccessiva.
Si tratta di circa il 20% in meno.
Quindi, se una persona si affida a indicazioni di questo tipo e poi non verifica da sé gli effettivi valori nutrizionali di una verdura e non pesa le quantità perché "è una gran rottura di scatole", ma le stima “a occhio”, forse si capisce bene perché il dott. Longo risulti restio a fornire dati, esponendosi in prima persona.




lunedì 17 aprile 2017

Uscita di pasquetta



A pasquetta è un classico e tutti si esce di casa per andare da qualche parte.
Prima del benessere diffuso, l’uscita era rigorosamente a piedi e le mete erano luoghi limitrofi alle abitazioni: colline, campagne, argini dei fiumi o canali oppure al mare e alle sue dune costiere.  
Ora grazie alle automobili il muoversi si è generalizzato e per il giorno del lunedì dell’angelo tutti ci si sposta con i mezzi motorizzati, anche le persone che non sempre sono avvezze all’uso di tale mezzo, con le conseguenze del caso.
Onde evitare le calche e gli ingorghi stradali, il conservatore ha pensato di farsi un giro a piedi sulle colline dietro casa alla ricerca di orchidee spontanee.
L’uscita è stata propizia e gli esemplari di tre specie sono stati immortalati.

- La classica Cephalanthera longifolia 

- La mimetica Listera ovata

- La criptica Limodorum abortivum

domenica 2 aprile 2017

Lavori nell’orto



Il lavoro nell’orto ci allontana da tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno (cit. Voltaire).
Fedele a questa linea, il conservatore oggi ha finito di preparare il terreno per la prossima stagione orticola; terreno che si presentava in condizioni ottimali per essere lavorato, cioè “in tempera”, come direbbero i tecnici professionali. 

Nei giorni precedenti il conservatore si è recato all’ecocentro per prelevare il “compost del sindaco” poiché l’ente che gestisce il servizio di raccolta rifiuti mette a disposizione dei residenti il compost prodotto con la frazione verde e le ramaglie conferite e, forse, anche con il rifiuto umido.
In ogni caso, quasi quattro quintali di compost, quindi materiale organico, sono finiti a integrare e migliorare la struttura del terreno dell’orto.
Il terreno  è da ritenersi equilibrato, sotto il profilo microbiologico, in quanto ricco di lombrichi, che un ladruncolo di merlo ne approfitta per raccoglierli e portali ai sui piccoli che lo aspettano nel nido.

Leggevo da qualche parte che un parroco di campagna consigliava di lasciare qualcosa nell’orto per gli animali selvatici, nel nostro caso non serve, gli animali si prendono in anticipo quello che gli interessa!
Generalmente, a seguire il conservatore nei lavori nell’orto c’era un piccolo, ma audace, pettirosso, oggi 2 aprile 2017, è rimasto un merlo.
Ciò significa che il pettirosso è ritornato al nord, da dove era migrato per svernare in un ambiente più favorevole.
Quindi, se il pettirosso è tornato a casa e il merlo raccoglie lombrichi per i suoi pulli, significa che siamo ormai entrati nella buona stagione!
Adesso aspettiamo solo una pioggia copiosa e poi si può entrare ufficialmente nella stagione orticola dell’anno 2017.
Buon lavoro a tutti gli ortolani.