lunedì 28 dicembre 2015

Precisazioni



Nel precedente post sulla composta di zucca, tra le altre cose, scrivevo:
“Mi piacerebbe però, provare a valutare la possibile qualità o bontà dell’ortaggio in funzione delle avversità alle quali può essere soggetto e di conseguenza ai possibili trattamenti con agrofarmaci necessari per la sua difesa antiparassitaria”.

Forse, per non appesantire il post sono stato sintetico e dall’esito del confronto con un collega, mi sono reso conto di essere stato frainteso. Vediamo allora di precisare meglio il mio pensiero.

Ogni essere vivente è soggetto ad avversità o ad aggressioni da patogeni.

Se io mi becco una infezione il medico mi consiglia un antibiotico, se una pianta si becca la classica “peronospora” si interviene con un anticrittogamico.

Ciò premesso, io sono un orticoltore hobbista e non effettuo nessun trattamento sulle piante che coltivo ai fini alimentari (ne pratico qualcuno sui fiori ornamentali, se necessario). Questo significa che accetto il rischio che le mie piante si “ammalino” e periscano prematuramente, oppure che le potenziali produzioni si riducano in quantità e qualità.

L’orticoltore professionale questo non se lo può permettere ed è costretto a intervenire con antiparassitari, in funzione dell’andamento stagionale. Sicuramente i suoi comportamenti rispecchiano i dettami della buona pratica agricola, però ogni anno si ha notizia di analisi fatte su campioni di frutta e verdura che rilevano la presenza di residui di antiparassitari oltre i limiti consentiti. 

E veniamo al punto nel quale scrivevo di essere andato a consultare le “Linee tecniche di difesa integrata – anno 2015” della Regione del Veneto”.
Va precisato che non sono andato a leggere le linee tecniche per conoscere quali sono i parassiti della zucca e prepararmi ad effettuare i trattamenti antiparassitari, non è questo il mio obiettivo.

Le informazioni apprese dalla lettura delle citate Linee Tecniche mi aiutano a esprimere il seguente concetto:
-     se una pianta ha molti parassiti, è soggetta a molti interventi antiparassitari e ci sono più possibilità che mi ritrovi nel piatto un residuo oltre i limiti .
-    se una pianta ha pochi parassiti, sono necessari pochi interventi e minori sono le possibilità di avere residui nel piatto.

Nel caso specifico della zucca ho appreso che i potenziali parassiti sono pochi e non sono particolarmente aggressivi, quindi necessita di pochi e blandi trattamenti antiparassitari, ovvero anche nessuno, e ho tratto le conclusioni che anche la zucca acquistata può ritenersi sicura come quelle autoprodotte. 

Questa volta spero di essere stato più chiaro.

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