domenica 11 febbraio 2018

Post scorretto – Maialino vietnamita al forno –



L’argomento del post, come da titolo è politicamente scorretto e se ne sconsiglia la lettura a vegani, vegetariani e animalisti in genere.

Un collega del conservatore alleva una coppia di maialini vietnamita. Come molti animali tendono a riprodursi più volte all’anno. Poiché non sempre la razza in questione viene considerata animale da compagnia, succede che si rende necessario un prelievo mirato onde evitare un eccesso di popolazione.

Il collega in questione ha proposto al conservatore la cessione di uno dei nuovi nati.


Armato di capiente zaino, un venerdì il conservatore è sceso al lavoro per prelevare il maialino preparato, pulito e congelato.
Il sabato successivo si festeggiava il rientro in Italia di un amico e il pezzo forte della cena era, per l’appunto, il maialino al forno.
L’obiettivo era quello di cucinarlo intero, peccato però che forno e pentole in dotazione non lo acconsentissero per le dimensioni del maialino (circa 60 cm di lunghezza per 13 kg di peso).

Si decise così di sezionare il corpo in tre pezzi: testa, spalle e cosce. 


Ben aromatizza la parte anteriore è stata infornata al mattino e lentamente ha cucinato fino al tardo pomeriggio, integrando e rinnovando gli aromi nonché irrorando più volte con spruzzate di vino bianco sino a ottenere un bel risultato finale.


La testa, invece, anch’essa adeguatamente aromatizzata, è stata cucinata in un capiente tegame.


E, oggettivamente, la visione del risultato appare un po’ inquietante! 


In ogni caso, il maialino al forno è stato un successo e tutti gli ospiti hanno gradito e condiviso il risultato. 

 



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