venerdì 10 gennaio 2020

Come ti riciclo il pacchero

Abbiamo abbandonato per un po' questo nostro spazio e ci rendiamo conto che è già passato un anno dall'ultima pubblicazione, anche se sembra ieri (sigh!)
Succede lo stesso, talvolta, con la nostra dispensa dove vengono stipati i prodotti alimentari per un loro uso futuro, poi ti rendi conto che alcuni rimangono lì quiescenti con il rischio che sopraggiunga la data di scadenza.
La sorte del blog ha seguito quella di un pacco di paccheri ricevuti in dono nel classico cesto di Natale, dove vengono inseriti prodotti ricercati ma che a volte non si trova il giusto modo per risaltarli. 
Il pacchero è un formato di pasta che non rientra nell'uso quotidiano della nostra famiglia, e non sapendo come utilizzare al meglio questo formato di pasta di Gragnano, il pacco è rimasto in dispensa per un anno.
Oggi voglio risvegliare questo nostro spazio e il miglior modo mi sembra sia quello di cuocere finalmente i nostri paccheri.
Dopo una estate torrida, dove le piante di peperoni del nostro orto sembravano fossero state piantate solo per fare ombra, dato che emettevano unicamente foglie, con l'arrivo di temperature più miti hanno cominciato a  produrre anche i fiori e i frutti; ci siamo così trovati  tra ottobre e i primi di novembre 2019 con una discreta quantità di peperoni che abbiamo, previa cottura, conservato nel congelatore.

La ricetta:
Dopo aver sbollentato per 7 minuti i paccheri in acqua salata (il tempo di cottura previsto era  12'), sono stati scolati e leggermente conditi con olio extra vergine di oliva affinché non si attaccassero tra di loro. Con l'aiuto di un cucchiaino li ho riempiti di pezzi di peperoni, che avevamo precotto con una base di cipolla, ed ho disposto i paccheri in piedi su di una pirofila unta con un po' di olio. Con i peperoni residui (circa un cucchiaio) e la base di cottura, ho preparato un roux aggiungendo un paio di cucchiai di farina bianca, un cucchiaio di olio e.v.o.; dopo aver rosolato ed amalgamato gli ingredienti ho allungato con acqua, ho colorato con un cucchiaino di paprica dolce, prezzemolo, sale e pepe e cotto per una decina di minuti circa. Ho versato questa salsa ancora calda sopra i paccheri, spolverato con del formaggio Grana Padano grattuggiato, ed infornato a 200°





domenica 13 gennaio 2019

Pannocchiette di grano duro

Qualche tempo fa siamo andati a Baone (PD) a trovare Stefano, un compagno di scuola di Michele, il quale ha ristrutturato ed innovato l'azienda agricola di famiglia che produce cereali e li trasforma nel suo Molino degli Euganei
Dalla molitura tramite antiche macine a pietra vengono prodotte farine di grano e mais con caratteristiche peculiari.
 
Non potevamo certo lasciarci sfuggire l'occasione per provare i prodotti del Molino e la scelta è ricaduta sulla farina di grano duro. 
 
semplici ingredienti come farina e acqua, integrati con erba cipollina e salvia, sono stati impastati per bene; dopo opportuno riposo l'impasto è stato trasformato dapprima in rotolini, poi tagliato a pezzetti ed infine strusciato all'interno della grattugia, fino a formare la nostra pasta con l'aspetto di pannocchietta




Una variante è stata preparata anche con l'aggiunta di spezie che hanno donato un colorito più intenso 


ma alla fine il destino è stato lo stesso per entrambe!
prima in pentola e poi nel piatto... buon appetito!


domenica 27 maggio 2018

Pesto di salvia

Per merito del tempo piuttosto piovoso che c'è stato finora nella nostra zona, e complice anche il trasferimento dal vaso alla terra, la nostra pianta di salvia è cresciuta notevolmente, regalandoci grandi foglie aromatiche
Tramite scambi di idee tra appassionati di cucina siamo venuti a conoscenza del pesto di salvia e, dato che la materia prima non manca, abbiamo preparato gli ingredienti. La ricetta prevede:
60 foglie di salvia
1 spicchio d'aglio
75 gr. di pecorino
75 gr. di grana padano o parmigiano reggiano
40 gr. di noci
olio extravergine di oliva q.b. 

abbiamo raccolto, lavato e messe ad asciugare su di un canovaccio le foglie di salvia
ci mancavano le noci e le abbiamo sostituite con i pistacchi
  
per primi abbiamo tritato aglio, formaggi e pistacchi e, messo da parte il composto, abbiamo inserito nel mixer le foglie di salvia con un po' d'olio, aggiungendo poi mano a mano il trito di formaggi aromatizzati e regolando ancora con l'olio quando il nostro pesto rimaneva troppo asciutto
alla fine abbiamo ottenuto una discreta quantità

che abbiamo trasferito in alcuni vasetti per la conservazione in frigorifero


Ottimo per condire gli gnocchi arricchito con una noce burro! 😋






domenica 11 febbraio 2018

Post scorretto – Maialino vietnamita al forno –



L’argomento del post, come da titolo è politicamente scorretto e se ne sconsiglia la lettura a vegani, vegetariani e animalisti in genere.

Un collega del conservatore alleva una coppia di maialini vietnamita. Come molti animali tendono a riprodursi più volte all’anno. Poiché non sempre la razza in questione viene considerata animale da compagnia, succede che si rende necessario un prelievo mirato onde evitare un eccesso di popolazione.

Il collega in questione ha proposto al conservatore la cessione di uno dei nuovi nati.


Armato di capiente zaino, un venerdì il conservatore è sceso al lavoro per prelevare il maialino preparato, pulito e congelato.
Il sabato successivo si festeggiava il rientro in Italia di un amico e il pezzo forte della cena era, per l’appunto, il maialino al forno.
L’obiettivo era quello di cucinarlo intero, peccato però che forno e pentole in dotazione non lo acconsentissero per le dimensioni del maialino (circa 60 cm di lunghezza per 13 kg di peso).

Si decise così di sezionare il corpo in tre pezzi: testa, spalle e cosce. 


Ben aromatizza la parte anteriore è stata infornata al mattino e lentamente ha cucinato fino al tardo pomeriggio, integrando e rinnovando gli aromi nonché irrorando più volte con spruzzate di vino bianco sino a ottenere un bel risultato finale.


La testa, invece, anch’essa adeguatamente aromatizzata, è stata cucinata in un capiente tegame.


E, oggettivamente, la visione del risultato appare un po’ inquietante! 


In ogni caso, il maialino al forno è stato un successo e tutti gli ospiti hanno gradito e condiviso il risultato.