Al
conservatore il tarassaco piace. Piace come specie vegetale nelle sue diverse forme
e fasi fenologiche e vegetative, sintetizzate nella pirofila che colleghi di
lavoro gli hanno regalato per il matrimonio:
Il
tarassaco, va ricordato, è buono in cucina e ricco di proprietà benefiche e
salutari.
Ciò
premesso, sabato la moglie si è recata nell’orto e ha pensato bene di
raccogliere le piante presenti che, superato l’inverno, stavano per esplodere in
quella grande festa di colori e profumi che la primavera ci regala.
Il
destino della parte edibile era ormai segnato e, dopo un ripetuto bagnetto per
eliminare ogni traccia di impurità, la stessa, ridotta a dimensioni adeguate, è
finita nel soffritto di cipolla all’uopo preparato.
Dopo
un appropriato tempo di cottura, il tarassaco era pronto per essere consumato
nelle diverse declinazioni.
Quale
variante ai soliti abbinamenti, il “Conservatore”, al ritorno da una giornata di
lavoro, si è preparato la “Piada di primavera”.
Ingredienti:
1 - piadina
romagnola classica (con strutto),
2 -
tarassaco cotto,
3 - trucioli
di formaggio locale “giovane”.
Preparazione:
nella pratica piastrina iniziare a scaldare la piada, nel frattempo riscaldare
il tarassaco (se freddo da frigo), successivamente depositare un soffice
materasso di tarassaco sulla piada e continuare a riscaldare i due alimenti.
Aggiungere
una copiosa nevicata di trucioli di formaggio fresco e continuare a scaldare
l’insieme per generare una soluzione di continuità che vada a permeare l’intero
volume del materasso di tarassaco.
La
preparazione ottenuta, va consumata, accompagnata con un buon bicchiere di vino
rosso.
Buon
appetito!
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